Fattoria sperimentale di sostenibilità, luogo di ospitalità e incontri
“Sostenibile è un società capace di tutelare le risorse
naturali, economiche e sociali, necessarie alla sua crescita equilibrata. Deve
essere garantita la possibilità per le future generazioni di svilupparsi
economicamente e culturalmente.”
Attuazione del progetto
Il progetto della fattoria sperimentale in ambiente montano si è sviluppato in quattro direzioni:
recupero di un rustico della fine '800 e del complesso di terrazzamenti ad esso relazionati un tempo coltivati a tabacco;
utilizzo ottimale di tutte le risorse locali (acque, terreni, bosco, prati) e sviluppo delle possibili attività produttive secondo criteri di sostenibilità;
incontri culturali, formazione e cooperazione;
esperienze di valorizzazione turistica del sito.
Restauro dell'edificio
I muri esterni in pietra locale sono rimasti perfettamente
integri. È stato rifatto il tetto con isolamento, mentre sono stati apportati
diversi accorgimenti antisismici. I solai interni, con travature in abete e
larice, sono stati recuperati tali e quali, mentre sono state rifatte le scale
e rinforzati i pavimenti, tutti in legno. Le pareti interne dei muri periferici
sono state isolate.
Il camino esistente della cucina è stato rifatto e sono
stati costruiti due nuovi camini, uno nel salone al 3° piano, l'altro nel
soggiorno al pianoterra.
L'arredo interno è di carattere antico, in parte proveniente
dalla valle stessa
Sistemazione dei terrazzamenti e della viabilità interna
I muri portanti dei terrazzamenti (masiere) costruiti
storicamente con massi e pietre a secco (un complesso ciclopico di
circa 800 m, con altezze che superano anche i 6 m) sono stati in parte
recuperati attraverso rifacimenti e
rinforzi con tecniche diverse, anche sperimentali.
I terreni originari sono stati sistemati a piccole strisce
degradanti. Si sono così rese possibili le lavorazioni con piccoli motocoltivatori
ed è stata favorita l'irrigabilità e stabilità del suolo.
Tutti gli appezzamenti sono raggiungibili con adeguati mezzi
agricoli attraverso una rete di stradine interpoderali.
L'accessibilità dall'esterno è garantita dalla strada
comunale forestale che passa attraverso il Parco delle Grotte di Oliero.
Recupero delle risorse locali: acque, terreni, colture arboree e orticoltura.
Fondamentale per le colture sui terrazzi è la disponibilità
d'acqua. Si è ricorsi così a un sistema di accumulo tramite un vascone ottenuto
svuotando il terreno di un terrazzo esistente alla quota più elevata e quindi
impermeabilizzandolo con apposito telo di plastica. Viene recuperata l'acqua
piovana delle grondaie e quella di una sorgente esistente più a monte che
andrebbe altrimenti perduta fra i ghiaioni.
Le principali colture orticole e i piccoli frutti, sono
irrigati tramite sistema a goccia.
La coltre non molto spessa di terreno impone arature poco
profonde. Il suolo è di tipo calcareo- magnesiaco, povero di K (potassio) e di P
(fosforo) ma spesso ricco in N (azoto) residuo delle vecchie concimazioni
effettuate con letame (le abbondanti ortiche ne sono il più palese rivelatore).
Il bosco ceduo e i prati sono stati liberati dagli arbusti
infestanti, soprattutto dal rovo che cresce vigoroso dove c'è più luce, come
pure dalla sanguinella che tende invece a diffondersi sui suoli più umidi.
I castagni secolari (questa è la stazione più interna della
valle) sono stati potati eliminando le parti disseccate a causa della malattia
dell'inchiostro, mentre sono stati piantate più di 200 nuove piante di una
qualità di marroni più resistenti all'infezione.
Sono state inoltre introdotte una quantità di piante da
frutto, fra cui hanno dato maggiori risultati prugne, pere e fichi. E' stata
anche tentata una piantagione degli autoctoni cornioli con ottimi risultati. La
specie però che si è meglio adattata alle diverse condizioni del sito è stato
il melo cotogno che su questi suoli produce frutti particolarmente teneri e
profumati.
Ottimi risultati ha dato pure la vigna di fragolino bianco
che in zona non era stata mai coltivata (sono stati pure recuperati alcuni
vecchi polloni di uva bacò e di uva fragola “americana”).
La crescita delle piante è visibilmente più vigorosa sui
terrazzi corrispondenti agli originali impluvi del versante e quindi con
terreni più umidi,. Qui il kiwi fruttifica molto bene e anche il lampone riesce
meglio. La mora senza spine è la specie di piccoli frutti che si adatta più
facilmente alle diverse condizioni locali, per cui potrebbe divenire la coltura
più interessante da sviluppare nella valle.
A livello di orticoltura le specie più comuni ed anche le
piante aromatiche più rustiche (menta, ecc.) possono essere coltivate con
ottimi risultati qualitativi. Scarsi risultati, a causa della natura del suolo,
si sono invece ottenuti da cipolle, aglio e carote.
Vanno effettuate con attenzione le concimazioni e usata
abbondantemente l'irrigazione. Sono state costruite delle piccole serre con
copertura di film plastico, adattate alla forma dei terrazzamenti. Si sono
ottenute abbondanti primizie di pomodoro, melanzana e peperone. Particolarmente
saporite risultano le patate, specialmente le qualità più rustiche che non
necessitano di particolari trattamenti.
Per quanto riguarda i parassiti la loro presenza è molto legata
al regime climatico. Presenti sono soprattutto le specie fungine, come pure un
vero flagello sono diventate le limacce. Stiamo sperimentando dei sistemi di
difesa delle colture orticole accettabili sul piano biologico, efficaci allo
stesso tempo contro le piante erbacee infestanti.
Indispensabile per frenare le erbacce è la copertura del
terreno di coltura con fogli neri di carta degradabile (pacciamatura
artificiale).
Utilizzo particolare dei prodotti locali
La tipica castagna del sito (il nome de I Calmi deriva
da incalmare o innestare) rimane uno dei frutti più interessanti per il
consumo locale, a cui sono legate antiche tradizioni.
Diversi utilizzi hanno le more, i kiwi, come pure le
corniole, ricche di vitamine, da cui si sono ottenute ottime confetture e anche
un pregiato distillato di frutta. Sono stati preparati anche ottimi gelati. Dal
fragolino bianco si è ottenuto un profumatissimo succo d'uva non fermentato,
utilizzabile anche per addolcire.
Allevamenti domestici e apicoltura
È stato sperimentato l'allevamento di molti animali da
cortile, quali oche e anatre, diverse razze di galline, conigli e tacchini.
Data la disponibilità di foraggio locale i conigli di taglia
media, tenuti anche a terra, hanno dato risultati ottimi con carne di alta
qualità. Anche le galline ruspanti lasciate libere in periodi opportuni, si
sono rivelate utili per l'eliminazione dei parassiti nell'orto, per la
produzione di uova e carni eccellenti. Molto opportuno è stato l'allevamento di
un gruppo di tacchini tenuto in semilibertà. Oltre alla pulizia dei prati e del
sottobosco, effettuano anche un certo controllo sul territorio.
Il miele ottenuto dall'apiario è stato analizzato risultando
una delle migliori qualità della regione. Date le ottime condizioni ambientali
esistenti si è osservato spesso l'arrivo di sciami vaganti.
Attrezzature agricole
La sistemazione del suolo sui terrazzi e la rete di stradine
interpoderali, hanno permesso l'utilizzo delle più comuni macchine agricole,
sia pur di taglia piccola.
Indispensabile il motocoltivatore dotato di carrello, la
fresatrice e altri accessori. Pure necessaria una buona motopompa per i
trattamenti antiparassitari su più larga scala. D'uso comune sono ovviamente
motoseghe e decespugliatori. Questi macchinari necessitano di una continua
manutenzione per cui è stata attrezzata una piccola officina e un magazzino
attrezzi.
Esperienze di turismo culturale e di B&B
Il clima mite e salubre, lo stretto contatto con la natura,
gli ampi paesaggi, assieme alla possibilità di utilizzo dei prodotti locali,
rendono il sito molto attraente per attività turistiche ed escursionistiche.
Le capacità ricettive nell'edificio arrivano a 20 posti
letto, mentre per chi ama la vita all'aperto c'è la possibilità di posizionare
una quindicina di tende.
Esiste un forno a legna per preparare il pane, le pizze,
ecc., mentre all'esterno c'è un barbecue. Uno studio-laboratorio permette
attività di ricerca di carattere naturalistico, lettura, pittura e altre
espressioni artistiche. Esistono telefoni in diverse stanze e il collegamento
internet.
L'esperienza effettuata quale B&B e la sola pubblicità
fatta da un ente turistico olandese (ECEAT) ha creato decine di richieste con
permanenza media del turista di una settimana. Molto frequenti anche le
richieste di campeggio.
Il futuro
Pensiamo che l'esperienza di vita e di lavoro accumulata in
quasi vent'anni di presenza continua presso il sito possa essere preziosa, non
solo per sviluppare ulteriormente le attività in loco, ma anche per indirizzare
in maniera sostenibile il recupero delle risorse e del paesaggio tipico di
tutto questo tratto della valle del Brenta.
Ciò per evitare che lo straordinario ambiente creatosi lungo
un periodo di quasi un millennio di stretta interazione fra uomo e natura, vada
per sempre perduto.
Dati generali sulla proprietà
Il sito è
collocato a 265 m s.l.m. sul versante destro nel tratto meridionale
della valle del Brenta a 12 km a nord di Bassano del Grappa. Il clima è
mite e salubre, con inverni per lo più piovosi o
nevosi, lunghe stagioni intermedie ed estati calde, ma ben ventilate.
La
stazione ferroviaria più vicina è a 2 km. Le più importanti città del
Veneto a sud e Trento a nord lungo la SS Valsugana, sono raggiungibili
in un'ora o poco più di automobile.
Fabbricati
Terreni
colture orticole su due terrazzi (mq 1.925,8);
piccoli frutti (mq 2.283,2) con lamponi, more senza spine, ribes;
frutteti (mq 3.432) con melo cotogno, ciliegi, meli, peri, prugne, fichi, cornioli, kiwi e vigneti (fragolino bianco, una fragola americana, uva da tavola);
castagneto con alberi secolari di castagne locali e nuovo impianto di marroni (mq 14.184);
prato in zone sparse, compreso il giardino a fianco la casa (mq 3.170);
bosco (mq 9.920) comprensivo di alto fusto, ceduo, incolto).
Attrezzature e servizi
collegamento luce, gas, acquedotto e telefono col fondovalle;
impianto teleferica con fune di 160 m per trasporto materiali;
pompa di sollevamento dell'acqua dall'acquedotto sino a due serbatoi di raccolta di 1000 litri ciascuno, collocati presso la casa;
ampio parcheggio privato presso la stazione teleferica in fondovalle.
Superficie complessiva: ha 3,71 (mq 37.158)
Eremo della natura
Attenzione:
le attività a I Calmi sono sospese.
I Calmi - Via Oliero di Sopra, 50B - 36020
Valstagna (VI), Veneto, Italia - Tel./ Fax : 0039.049.603269 Cell. :
338.1422614